Notizie su Stromboli

Stromboli vista dallo spazio

Stromboli vista dallo spazio

Hello Stromboli ! This volcano in #Italy is never too quiet. Ciao Stromboli, mai troppo tranquillo! pic.twitter.com/P22bOOdxNk

— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) 22 Gennaio 2015

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ROSSELLINI – Due bluray da Flamingo Video

“Stromboli” e “Viaggio in Italia” sono le ultime uscite in alta definizione del grande maestro del Neorealismo italiano: film da non perdere

Dopo “Roma città aperta” e “Paisà”, Flamingo Video prosegue la meritoria opera di pubblicazione dei capolavori di Roberto Rossellini in bluray: nelle ultime settimane sono stati pubblicati “Stromboli” del 1949 e “Viaggio in Italia” del 1954.

Inutile sottolineare l’importanza di questi due lavori nella carriera di Rossellini e nella storia del cinema italiano: da evidenziare invece l’ottimo lavoro di restauro effettuato sui due master, che appaiono allo spettatore di notevole qualità (nonostante siano ancora lontani dalla perfezione, ma si parla di film di 60 anni fa e più). Due bluray di ottimo livello, qualitativamente e tecnicamente, che non possono mancare nella collezione di un amante di cinema.

SCHEDA “STROMBOLI”
Video: HD 1080 24p 4/3 1.33:1
Audio: Italiano LPCM 2.0
Extra: Intervista a Renzo Rossellini, Intervista a Enrico Magrelli, Dietro le quinte di Stromboli Terra di dio, Hanno detto del film, Stromboli vista dal Luce Documenti

SCHEDA “VIAGGIO IN ITALIA”
Video: HD 1080 24p 4/3 1.33:1
Audio: Italiano LPCM 2.0
Extra: Intervista a Renzo Rossellini, Intervista a Valerio Caprara, Hanno detto del film, Rossellini Viaggio in Italia e la Nouvelle Vague, I luoghi di Viaggio in Italia, Documenti originali

Fonte: Gazzetta del Sud 15/05/2012

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LO STROMBOLI è un vulcano esplosivo che erutta circa ogni ora, ma il 7 settembre 2008 la normale attività è stata interrotta da un evento di maggiore intensità. Proprio da questo avvenimento, nasce uno studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), in collaborazione con l’Università di Wurzburg, in Germania e l’Univeristà di Bari. Si tratta di una ricerca, da poco pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Geophysical Research” e dal titolo “The 7 September 2008 Vulcanian explosion at Stromboli volcano: Multiparametric characterization of the event and quantification of the ejecta”, che ha permesso di calcolare che il rilascio di energia cinetica degli eventi eruttivi “maggiori” è almeno dieci volte più alto di quello registrato nel corso dell’attività esplosiva persistente, che caratterizza questo vulcano. Le misure effettuate, in zona sommitale, da stazioni elettriche fisse di nove installazione, confrontate con l’analisi della sismicità e delle immagini registrate dalle telecamere di monitoraggio installate sull’isola, hanno permesso di quantificare e caratterizzare il materiale eruttato durante gli eventi esplosivi che normalmente si verificano a Stromboli, e di rapportarlo alla quantità e tipologia di materiale eruttato nel corso di eventi esplosivi cosiddetti “maggiori”, cioè di energia più elevata rispetto al normale.

Inoltre, nel corso degli eventi “maggiori”, viene eruttata una seppur minima quantità di cenere che ha caratteristiche freatomagmatiche, che indicano quindi un’ interazione con l’acqua di falda presente nell’edificio vulcanico, tipologia che non è presente nell’attività normale. “Questo studio, dice la vulcanologa Sonia Calvari, prima firmataria dell’articolo scientifico, rappresenta anche un’analisi dei processi che portano il vulcano alle condizioni di poter produrre gli eventi esplosivi maggiori, e rileva tra i meccanismi scatenanti la diminuzione dell’attività esplosiva ad una delle bocche sommitali. Questa diminuzione si traduce in un raffreddamento superficiale del magma e quindi una parziale ostruzione della bocca eruttiva, che favorisce l’accumulo dei gas al di sotto della parte di magma raffreddato e quindi le condizioni per un possibile rilascio attraverso esplosioni più energetiche”.

Gli autori sono: Sonia Calvari, Antonio Cristaldi, Flora Giudicepietro, Massimo Orazi, Rosario Peluso, Letizia Spampinato e Enzo Boschi (Ingv), Ralf Buttner e Bernd Zimanowski (Università di Wurzburg, Germania), Pierfrancesco Dellino (Università di Bari). La collaborazione è stata resa possibile grazie al finanziamento del Progetto Paroxysm, erogato da Ingv e Dipartimento Protezione Civile nel triennio 2007-2009.(i. v.)

Data notizia: 24/04/2012